CAPITOLO IV Aspirante centenario Nell’infanzia, aveva riportato alcuni premi nel collegio di Moulin, suo paese natale, ed era stato incoronato di mano del duca del Nivernais, che egli chiamava il duca di Nevers. Né la Convenzione, né la morte di Luigi XVI, né Napoleone, né il ritorno dei Borboni, nulla, insomma, aveva potuto cancellare il ricordo di quella incoronazione; il duca di Nevers era per lui la grande figura del secolo. “Che incantevole gran signore!” andava dicendo “e che aspetto bonario aveva, col suo cordone azzurro!” Agli occhi di Gillenormand, Caterina II aveva riparato il delitto della spartizione della Polonia, comprando per tremila rubli il segreto dell’elisir d’oro da Bestuscef. Su questo argomento s’animava: “L’elisir d’oro,” esclamava, “la tintura gialla di Bestusce