CAPITOLO I Novant’anni e trentadue denti In via Boucherat, in via Nazionale e in via Santonge esistono ancora taluni abitanti che han conservato il ricordo d’un buon vecchio, chiamato il signor Gillenormand, e che ne parlano con compiacenza. Quel buon uomo era vecchio, quand’essi erano giovani; e la sua figura, per coloro che guardano malinconicamente quel vago formicolio d’ombre che si chiama il passato, non è ancora del tutto scomparsa dal labirinto delle vie vicine al Tempio, alle quali, sotto Luigi XIV, si diedero i nomi di tutte le province di Francia, assolutamente allo stesso modo che ai nostri giorni si son dati alle vie del nuovo quartiere di Tivoli i nomi di tutte le capitali d’Europa; progressione, sia detto di sfuggita, in cui è visibile il progresso. Il signor Gillenorman