Courfeyrac aveva un babbo che veniva chiamato “di Courfeyrac”. Una delle false idee della borghesia della restaurazione, in materia d’aristocrazia e di nobiltà, era di credere alla particella; com’è noto, la particella non ha alcun significato, ma ai tempi della Minerva i borghesi stimavan tanto quel povero di, da credersi obbligati a rinunciarvi. Di Chauvelin si faceva chiamare Chauvelin, di Caumartin, Constant di Rebecque, Beniamino Constant e di Lafayette, Lafayette. Courfeyrac non aveva voluto restare indietro e si chiamava Courfeyrac, senz’altro. Per quel che lo riguarda, potremmo quasi contentarci di quanto abbiam detto e limitarci a dire, per il resto: Courfeyrac, vedi Tholomyès. Infatti, Courfeyrac aveva quella vivacità giovanile che si potrebbe chiamare la bellezza dell’asino del