CAPITOLO VII Qualche gonnella Abbiamo parlato d’un lanciere. Era un pronipote di Gillenormand dal lato paterno, il quale faceva, fuori della famiglia e lungi da tutti i focolari domestici, la vita di guarnigione. Il luogotenente Teodulo Gillenormand riuniva in sé tutte le condizione volute per essere quel che si chiama un bell’ufficiale; aveva “un vitino da signorina”, un modo di trascinare la sciabola vittorioso e i baffi ad uncino. Veniva rarissimamente a Parigi, tanto che Mario non l’aveva mai visto, ed i due cugini si conoscevan solo di nome; Teodulo era, come abbiam detto, il favorito della zia Gillenormand, che lo preferiva, perché non lo vedeva mai. Non vedere una persona, permette di supporre in essa tutte le perfezioni. Un mattino, la signorina Gillenormand maggiore era rien