3. Methral fu raggiunto da un ragazzino mentre lui e Fane stavano bevendo un bicchiere all’osteria sulla Piazza Grande. I garzoni dei fornai e delle botteghe arrotondavano facendo da messaggeri. Questo era scarmigliato, infarinato e doveva essere sui tredici anni. «Sei Methral Zeno?» gli chiese, accostandosi al tavolo. «C’è una signora che deve parlarti». Lui sbuffò. «Non di nuovo dama Medeia, spero». «Medeia Le Doux? No, quella la conosco. Questa è lo stesso tipo, ma non so chi sia. Ha detto che è per lavoro. Di incontrarla all’arco di vicolo Oscuro tra mezz’ora. Da solo». Methral sogghignò. «Oh, molto promettente. Aspetta un attimo, ragazzo. Com’è fatta, questa misteriosa signora?» Il ragazzino ci pensò per un paio di secondi. «Ricca» concluse. «Figa. Se fossi in te ci andrei». M