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3108 Words
Tre mesi dopo  La mattina quando mi sveglio scendo di sotto e vedo che ci sono Tony e Albert che chiacchierano. «Buongiorno» «'giorno sorellina» «Ben svegliata Maddy, possiamo parlare?» mi chiede Albert. Gli faccio cenno di seguirmi e andiamo in salotto. «Dimmi» «Volevo invitarti a uscire questo sabato» «Non saprei» «Solo come amici» «Amici e niente di più?» «Si» «Allora si» Sorride e mi abbraccia.  Una settimana dopo  Sono le 17:15 ed hanno appena suonato il campanello. Vado di sotto e lo vedo, bellissimo come sempre. Vedo che resta stupito di vedermi. Forse saranno i vestiti. Oggi ho deciso che avrei messo jeans e una canottiera nera. Forse è solo sorpreso di vedermi con dei vestiti aderenti. «Ehi Maddy. Wow…beh sei bellissima» «Grazie, ma sono solo dei jeans e una canottiera» «Beh, non ti ho mai vista vestita così e stai decisamente meglio» Arrossisco. «Bene, se voi due avete smesso con queste smancerie noi due dovremmo giocare a fifa» «Oh, ehm, posso restare?» «Certo» Mi metto sul divano e guardo loro due giocare. Albert batte due volte di fila Tony, che impreca sotto voce. Arrivate le 19:00 decidiamo di ordinare una pizza. La pizza arriva 20 minuti dopo. «Mm, è ottima» «Già» Dopo mangiato, apriamo la TV ma scopriamo che non c'è niente quindi decidiamo di andare a dormire. Stasera Albert resta a dormire da noi. Non mi dispiace affatto che passi del tempo con noi. Quando entro in camera mia, mi butto sul letto e metto gli auricolari a tutto volume. Dopo 30 minuti mi sento abbracciare da dietro. Ovviamente con la musica non avevo sentito i passi provenire dal corridoio. Mi giro e vedo Albert. «Ehi» «Ehi» «Che fai?» «Ascolto musica» Poi vedo che ha intenzione di restare con me un po' quindi tolgo le cuffie. «Allora…» «Si?» «Come ti è sembrata la cena di sabato» «AHHAHAHAHA Albert me lo avrai fatto ripete 20 volte, ti ho detto che mi è piaciuto veramente tanto stare insieme a te.» Lo vedo sorridere e proprio quando penso che se ne voglia andare mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Io ricambio il bacio. Inizio a sentire un calore dentro di me. Poi lui mi fa stendere sopra di lui e il bacio si fa più intenso. Quando ci scostiamo lo vedo felice. Una felicità mai vista. «Maddy, so che è molto presto per chiedertelo ma…» «Si Albert» Gli salto addosso e lo bacio. È così bello ed è tutto mio. Lui sorride sulle mie labbra. «Grazie piccola» «Sta zitto e baciami» «HAHAHAHA non me lo faccio ripetere due volte» Continuerei così per tutta la vita ma non possiamo, se ci vedesse mio fratello s'infurierebbe. Così ci diamo un ultimo bacio e ci diamo la "buonanotte". Il giorno dopo mi alzo prima del solito e mi faccio una doccia. Quando esco dal bagno, lavata e vestita, vado in camera mia e trovo steso sul letto Albert. Ha i capelli scompigliati ed ha solo dei pantaloni di pigiama in dosso. È così bello senza impegnarsi. «Ehi piccola» Arrossisco. «Ehi» Si alza dal letto e mi viene a dare un bacio. «Hai dormito bene?» «Si e tu?» «Avrei preferito dormire con te, ma non voglia andare troppo in fretta e poi non volevo essere sorpreso qui da tuo fratello, mi avrebbe fatto nero» «sai che prima o poi dovremmo dirglielo?» «Si, spero che la prenda bene. Ma anche se la prendesse male non ti lascerei» Sorrido e mi appoggio al suo petto, è molto più alto di me. «Che ne dici se oggi ti accompagno io a scuola?» «Eh? Davvero?» «Si» Gli salto addosso, lui mi prende per il retro delle cosce e mi bacia con foga.                            Quando usciamo di casa, dopo aver salutato mio fratello, saliamo in macchina. Albert ha una "Ford". «Mi piace la tua macchina» «Mi fa piacere, se fosse una persona la sposerei» Poi vede che mi rattristo e aggiunge… «Ovviamente scherzo. Sei tu la ragazza che ho intenzione di portare all'altare piccola» Mi mette una mano sulla coscia. Dopo qualche minuto arriviamo. Lui scende e mi apre la portiera da vero gentiluomo. «Madame!» Ride. «AHAHAHAH sei un idiota» Sporge il labbro infuori facendo il finto offeso. «Un idiota che amo» Gli spunta un sorriso da un orecchio all'altro. «Ti amo. Buona giornata. Ci vediamo a casa tua» «Si, ciao» Se ne va.                             Entro in classe e Cris e David vengono a salutarmi. «Ho visto che stamattina eri con un ragazzo e poi vi siete baciati. È il tuo ragazzo?» «Ehi, così invadi la mia privacy e comunque si, è il mio ragazzo» Quelle parole mi suonano strane in bocca. «Sono felice per te. Devo ammettere che è un gran figo» «Ai, ma è mio» «AHAHAHHAHAHA Maddy scherzo. Si è bello, ma non ho intenzione di provarci» «Ok…» «Dobbiamo per forza stare qui a parlare del ragazzo di Maddy?» Poi vede che mi sto irritando e aggiunge. «Ovviamente non mi dispiace che tu sia felice, ma sono un ragazzo e non mi piace parlare di ragazzi» «va bene. Perché non parliamo allora di Summer?» Eh? «Oh, sta zitta» «Chi è Summer?» «La ragazza al quale piace David» «Smettila» «È la verità» «E a te non piace?» «No, sono innamorato di un' altra» «Capisco, prova almeno a conoscerla no?» «Era meglio prima quando parlavate di ragazzi» «HAHAAHHAHA» ridiamo io e Cris. «Ok, andiamo a sederci sta arrivando il prof»                             La giornata va avanti così. Mi trovo benissimo con Cris e David, sono molto simpatici. Quando chiudo l'armadietto vedo Travis appoggiato a quello accanto. «Ehi» Non rispondo, m'incammino ma mi tira per un braccio e mi volta verso di lui. «Ehi, ma che succede? Sono tre mesi che non mi dai corda. Centra Lesly in tutto questo?» «Travis lasciami il braccio! Mi fai male!» Fa come gli dico. «Non centra nessuno in tutto questo. Mi sono allontanata semplicemente per il fatto che non ti voglio accanto. Ok?» «Pff, non ci credo. Scommetto che Lesly è venuta a dirti di starmi lontana e tu per farti lasciare in pace l'hai assecondata» «Ok si è andata così. E quindi? Qual è il tuo problema?» «Maddy, mi sei mancata in questi tre mesi ok?! I primi giorni ci sono stato malissimo perché non mi rivolgevi la parola. Poi ho capito che era stata Lesly e ho lasciato perdere perché se no ti avrebbe rotto ancora. Ma oggi quando ti ho visto con quel tipo al mio cuore è mancato un battito» Resto senza parole, dovrò pur dire qualcosa. «HAHAHAHAH Travis non dirmi che ora sei geloso del mio ragazzo?» «Ah, non sapevo fossi fidanzata» «Si! Da poco!» «Ok! Beh ora devo andare, ma cercami ogni tanto» «Hai il mio numero. Quindi se mi vuoi mi scrivi» «Si, ciao stronza» «Ciao idiota»                            Quando arrivo alla macchina vedo Albert che mi fissa. «Ehi» «Ehi, chi era quel tipo?» «Dici Travis? Ah un mio amico. Non sarai geloso vero?» «Ma scherzi? Geloso di quel tipo? No. So solo che tu sei roba mia e se ti vedo con un altro impazzisco» «Quindi sei geloso» Lo bacio. «Si ok, sono geloso» «Lo sapevo» Ci baciamo per po entrare in macchina e andare a fare un giro. Tra pochi giorni ci sarà il ballo della scuola e, per la prima volta in vita mia, voglio andarci, così andiamo in vari negozi. Ci soffermiamo in uno in particolare. Mostro ad Albert un vestito rosso, lungo fino al ginocchio con la scollatura a V ma dice che sarei troppo scoperta, allora per scherzare gliene faccio vedere uno nero, scollatura a V profonda e lungo fino a metà coscia, mi guarda di storto ma dice che quello lo potrei mettere solo nell'evenienza che vada a casa sua e lui sia da solo. Resto sbigottita, gli do una pacca sulla spalla e lui fa finta di essersi fatto male, mi avvicino e cerco di mettergli la mano sulla guancia ma lui me l'afferra e la mette intorno a collo e mi bacia; continuiamo la ricerca e alla fine ne trovo uno bianco lungo un po sopra il ginocchio e scollatura a barca. Me lo provo. «Maddy, sbrigati, sto facendo la muffa qui» Esco e lui resta a bocca aperta. «Sei Maddy vero? La mia ragazza?» Balbetta e divento rossa. «Come sto?» Si avvicina, mi cinge in vita e mi sussurra sulle labbra… «Sei la ragazza più bella del mondo e sono contento che tu sia mia» Mi scendono le lacrime, le asciuga e poi mi bacia.                            Quando torniamo a casa con il mio nuovo acquisto Albert va da Tony, per fare in modo che non capisca niente. Vado di sopra e conservo il vestito nell'armadio. Quando scendo di nuovo sotto li trovo in salotto a giocare a "fifa16". «Ehi sorellina» «Ehi» «Ciao Maddy» «Ciao…» Sa fingere davvero bene, è così freddo, così distaccato, non sembra nemmeno il ragazzo di cinque minuti fa. Ma non importa., so che sta fingendo.                            Si fanno le 20:00 e stranamente non abbiamo ancora cenato. Albert resta a dormire anche questa notte. Dopo altri 10 minuti di noia assoluta decido di andare in camera mia senza cenare. Dopo neanche un minuto che ero in camera Albert entra nella mia stanza. Mi sbatte al muro e mi bacia con foga. Infila la mano sotto la maglia e inizia a salire, lo blocco e mi scostò da lui perché, altrimenti, non so dove arriveremo. «Che hai?» «Niente…» «Dimmelo» «Non ho niente» «Si invece, mi hai respinto, perché?» «Perché sapevo a cosa saremo arrivati se ti avessi lasciato fare» «E quindi? Sei la mia ragazza, posso farti quello che mi pare» Cosa? Questo non è Albert. Dev'essere un sogno. Mi do un pizzicotto ma lui non è svanito quindi deduco sia la realtà. «No, tu non mi fai ciò che ti pare. E si sono la tua ragazza ma non vuol dire che tu possa farmi certe cose. Non voglio farlo se non mi sento pronta e poi stiamo insieme da neanche due giorni» «Sentirti pronta? Vuoi dire che tu, non hai mai…si insomma hai capito» «Si esatto» «…beh, scusa, non lo sapevo. Vabbè vorrà dire che la prima volta sarà con me» «No. Se non lo voglio non farò niente. Mi dispiace se sei abituata a quel tipo di ragazza» «Maddy, io…» «…vattene» «Maddy, per favore…» «Vattene cazzo» Sono sorpresa delle mie parole ma non me ne pento. Mio fratello evidentemente mi ha sentita gridare e ora è già qui nella mia stanza. «Maddy che succede?» «Fallo andare via» Dico tra i singhiozzi. «Che cazzo le hai fatto?» «Niente amico» «Ha tentato di…di…» Non riesco a parlare, mi sento così umiliata. «Che cosa? Esci immediatamente da questa casa porco» «Maddy, ti prego perdonami…» «Vattene» Gridiamo all'unisono io e Tony. Se ne va.                              Restiamo soli e io crollo in un pianto isterico. Adesso, solo adesso, capisco da cosa voleva tenermi lontana Tony. Da questo dolore che si prova a perdere la persona che si ama. Ma forse non era amore, forse era solo attrazione. Quello che so è che mi ha fatto male sapere che lui mi "voleva" solo per il sesso. Dopo aver passato mezz'ora  a piangere mio fratello mi abbraccia e mi dice che andrà tutto bene. «Ehi, Maddy,  sono qui. Prometto che quell'animale non ti si avvicinerà mai più ok?» Non riesco a parlare e quindi annuisco. «Maddy guardami» Mi solleva il mento e mi costringe a guardarlo. «Dimmi la verità. Tu e lui stavate insieme, non è così?» «Si. Sei arrabbiato?» «No sorellina. Lo so cosa si prova e nessuno può evitare d'innamorarsi. Ho cercato di tenerti lontana da questa sofferenza ma è stato inutile» «Non è colpa tua» «Si invece. Comunque adesso basta piangere ok? Che ne dici se ci facciamo una cioccolata calda e ci mettiamo sul divano a commentare tutti i film che ci sono in TV come quando eravamo piccoli?» «Si andiamo» Mi abbraccia e scendiamo di sotto. Prepariamo la cioccolata calda e poi ci mettiamo sul divano e, come promesso, commentiamo tutti i film che ci sono in TV.                            Quando mi sveglio mi accorgo che sono ancora sul divano e anche Tony. È così sereno quando dorme. Magari fosse sempre così. Mi alzo e mi preparo per andare a scuola. Mi guardo allo specchio prima di uscire ed ho una brutta cera. Ho le occhiaie, i capelli spettinati, e mi sono vestita come se fossi appena uscita da un bar per ubriachi. Tuttavia vado a scuola e quando incontro Cris e David restano sbigottiti vedendomi così mal ridotta. «Ma che cosa ti è successo?» «Maddy? Sei tu?» «Niente. E si sono io» «Nono signorina ora mi dici che cosa è successo dall'inizio fino alla fine» «Va bene…»                              Dopo avergli raccontato tutto Cris sembra sconvolta e David sembra che voglia prenderlo a pugni. «Che maiale» «Se lo vedo lo faccio nero, brutto figlio di…» «David calmati» «Non dirmi di calmarmi. Brutto bastardo. Se lo vedo…» «David per favore non importa, sto bene» «Bene? Stai scherzando vero? Si vede lontano un miglio che stai da schifo» «Maddy, non sei tu si vede.  Le occhiaie, i vestiti e i capelli» «Grazie David…» «Sai che non volevo offenderti» «Già» «L'importante Maddy e che tu stia bene, fregatene di quel cretino» Ha ragione ma era bello stare con Albert. Era dolce, premuroso, simpatico e…una merda mi ricorda la mia coscienza.                              Suona la campana ed entriamo in classe senza dire una parola. Mi siedo in fondo all'aula perché se i prof mi vedessero così mi chiederebbero se sto bene e dopo mi manderebbero in infermeria. Quando entra Travis e mi vede resta a bocca aperta, viene a sedersi vicino a me e mi guarda. «Tu non sei Maddy» «Invece si…» «Ma che cavolo ti è successo?» «La smettete tutti di farmi la stessa domanda?» «Ok, scusa, a quanto pare non ne vuoi parlare»  Dieci minuti dopo «No ok, dimmelo Maddy. Non ti posso vedere così» «Uffa e va bene» Glielo racconto anche a lui. «Io lo ammazzo» dice a voce alta. «La smettete voi due? Mi meraviglio di lei signorina Maddy» Ci rimprovera il prof. «Mi scusi»                             Arrivano le 13:00 ed è ora di  tornare a casa. Questa volta decido di farmela a piedi. Dopo un po inizio a pensare come sarebbe stato se Albert mi avesse preso la verginità e inizio a piangere. Comincio a correre e non mi accorgo che vado a sbattere contro una ragazza. Cadiamo entrambe per terra. «Ehi, sta un po più attenta» «Scusa» Mi alzo e do una mano anche a lei. «…grazie» «Figurati» «Comunque piacere, Jessica, ma puoi chiamarmi Jessy» «Io sono Madison ma chiamami Maddy» «Ok Maddy. Comunque perché correvi? Scappavi da qualcuno?» «In un certo senso si. Più che altro dai miei pensieri» «Centra un ragazzo?» «…si» «Allora ti posso capire» Questa ragazza mi sta davvero simpatica. «Che ne dici di venire a casa mia per scusarmi di averti buttato per terra?» «Ok»                               Arriviamo a casa mia e quando entriamo vediamo mio fratello steso sul divano a petto nudo. Mi accorgo che, Jessica, lo fissa cosi le schiocco le dita davanti il viso. «Ci sei Jessy?» «Ehm, si» Sembra imbarazzata ma non importa. «Ehi sorellina» «Ciao Tony» «Chi è la tua amica?» «Lei è…» La mia presentazione viene interrotta da una biondina con gli occhiali e vestita da puttana. «Tesoro, vado di la per due minuti e tu già ci provi con un altra?» «No, lo sai che voglio te» «Ehm, tu chi sei?» «Maddy, questa è Samantha, la mia ragazza» «Ciao Maddy» «…ciao. Beh noi andiamo di sopra» «Aspetta Maddy, come si chiama la tua amica?» «Mi chiamo Jessica» «Ok» Saliamo di sopra e sento Samantha chiedere a mio fratello il motivo di tutto questo interesse per il nome di Jessica e lui che le dice di stare tranquilla. Quando entriamo in camera mia chiudo la porta a chiave per evitare di sentire strani "rumori", perché era evidente che abbiamo interrotto qualcosa. Per fortuna nostro padre è sempre a lavoro. «Samantha non mi sta molto simpatica» «Figurati a me,  scommetto che il tempo di farsela e poi non la vedremo più» «Ah, wow. Fa sempre così tuo fratello?» «Si da quando… » M'interrompo perché non ne voglio parlare a Jessica. «Da quando…su finisci la frase» «Da quando la mamma è morta» Dico con voce così bassa che sono costretta a dirlo di nuovo. «Oh, scusa, non volevo…» «Non potevi saperlo tranquilla» La serata va avanti così. Non voglio neanche parlare di quello che si sentiva da sotto                              Il giorno dopo mi sveglio per delle voci che provengono dal piano di sotto. Oh no. Sono Tony e Samantha. Scendo correndo per vedere se stanno litigando. Mi metto dietro la porta del soggiorno per origliare. «Sei uno stronzo. Non avrei dovuto fare sesso con te» «Ti avevo detto che non volevo relazioni» «Mi fai schifo» Esce di casa sbattendo la porta. Entro nel soggiorno. «Ehi, Tony…» Quando mi guarda ha le lacrime agli occhi. «Ehi…» Corro ad abbracciarlo. Non lo avevo mai visto piangere dopo la morte della mamma, questa è la prima volta. «Me ne vuoi parlare?» «Si» Ci sediamo. «Ieri sera lo abbiamo fatto. Però doveva essere una di quelle da una "botta e via" e invece no. Sai che non lascio entrare nessuna nella mia stanza, a parte te, ma lei si. Non so, all'inizio era solo un gioco poi però me ne sono innamorato e…» «Aspetta, aspetta Tony. Da quando va avanti questa storia? E poi in che senso "all'inizio era solo un gioco"?» «Da 2-3 mesi. Con i miei amici avevamo fatto una scommessa. Se me la facevo vincevo dei soldi. Fino a qualche giorno fa pensavo fosse solo un cotta e basta, però ieri quando l'ho vista sorridere quando le ho aperto la porta ho capito che l'amavo. Ma ora l'ho persa perché mentre dormivo mi è arrivato un messaggio nel quale c'era scritto che avevo vinto e che potevo smettere di frequentare Samantha. Lei lo ha visto e si è infuriata» «Ah, beh puoi biasimarla? Sei stato un vero stronzo» «Lo so. Ma io l'amo» Piange. «Vieni qui» Mi abbraccia. So come ci si sente. Io sono costretta ad andare in giro con un sorriso falso stampato in faccia e far finta di stare bene quando la rottura con Albert mi ha distrutta. Sono stati 2 giorni ma io lo amavo davvero. Lo conoscevo come, forse, nessun'altra. Era da quando che abbiamo litigato in camera mia che avevo deciso di diventare come mio fratello. Una perfetta stronza, per non dover soffrire e mi sarei concessa all'amore solo dopo aver trovato la persona giusta. Ed era quello che avrei fatto.
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