“Finalmente gli spiriti di una volta, che così spesso m’erano stati intorno, mi bisbigliarono che l’ora era suonata, e mi posero nelle mani il rasoio aperto. Lo strinsi forte, mi alzai piano dal letto e mi chinai sopra mia moglie dormiente. Aveva la faccia nascosta fra le mani. Gliele scostai dolcemente ed esse le caddero inerti sul seno. Avea pianto, perchè ancora le si vedevano umide sulle guancie le traccie delle lagrime. Era calma e placida in viso; ed anzi, mentre la guardavo, un sorriso venne a rischiarare quelle sue pallide fattezze. Dolcemente le posi una mano sulla spalla. Ella trasalì – non era che un sogno passeggiero. Mi tirai indietro. Ella gettò un grido e si destò. “Un solo atto della mano, e mai più un grido od un suono le sarebbe sfuggito dalle labbra. Mi trattenne la sor