13. Quella sera, a letto, Chris abbracciò Alexis con tutta la gentilezza possibile. Da quando si era operata sembrava aver perso tutta la sua sicurezza. Lei gli si accoccolò contro e Chris stava per dirle come al solito che tutto sarebbe andato bene e che doveva solo avere un po’ di pazienza. Ma quel mantra non funzionava, ne aveva avuto le prove più volte, quindi decise di provare qualcosa di diverso. «Ti amo» le disse, accarezzandole i capelli. «Anch’io, piccolo. Grazie per essere... così carino». Le fece scivolare le mani lungo la schiena, poi sotto la casacca del pigiama, per accarezzarla sulla pelle nuda. «Mh-mh. “Bono”, abbiamo detto. Non “carino”». Lei rise e sbuffò nello stesso tempo. Chris le infilò le mani dentro i pantaloni, fino a toccarle il sedere. Nell’ultimo periodo