7.
Non avevo nessuna intenzione di farlo venire a casa mia, né di andare a casa sua. Ci incontrammo nel bar di un hotel di Hollywood, ossia in un posto abbastanza pubblico da non consentire a nessuno dei due di fare una scenata.
Era un bar che dava sulla strada, pieno di luce. Quando arrivai Mike era già lì, seduto a uno dei piccoli tavolini tondi. Mi vide e si alzò in piedi, alto e atletico come lo ricordavo. La verità è che ho sempre avuto degli uomini più belli di me – con tutte le complicazioni del caso. Mike era moro, con gli occhi di un blu profondo e una fossetta in mezzo al mento che ti faceva venir voglia di prenderla a morsi.
Ed era un vanitoso e incostante figlio di puttana, come ormai mi rendevo conto.
«Ciao, Hally... hai un aspetto favoloso» disse.
Si chinò per baciarmi s
