Prefazione

349 Words
Prefazione Negli ultimi secoli, l’umanità aveva compiuto passi da gigante con la tecnologia: l’evoluzione maggiore era avvenuta grazie alla scoperta di nuove forme di vita su altri pianeti, eppure tante cose sulla Terra erano rimaste ancorate al passato. Era tipico degli umani essere restii ai cambiamenti che avrebbero alterato le loro abitudini. Il sapere di non essere più l’unica specie di vita nell’universo li aveva resi compatti e uniti come non mai; a causa però della leadership militare al comando si erano guadagnati la fama di essere un popolo bellicoso e senza scrupoli, anche a causa dei terribili esperimenti che avevano fatto sulle altre specie: di questo la razza umana ancora se ne vergognava profondamente. Helios sapeva bene cosa volesse dire, lui era un derivato di quegli esperimenti. Il suo DNA ne era la prova. L’orrore degli scienziati non aveva avuto limiti: non solo avevano sperimentato sui vari alieni, ma avevano anche usato come cavie gli stessi esseri umani, nel loro sogno malato di voler creare una razza ibrida più forte che mai. Per fortuna quei tempi bui erano finiti, ma tanti esseri umani avevano conservato nei loro geni dei cambiamenti che, con il passare delle generazioni, si erano ben adattati alla loro specie. C’erano alcuni tratti che li distinguevano dagli esseri umani “puri”: per Helios erano gli occhi. Nessun altro oltre a lui poteva vantare degli occhi rossi come il sangue. Erano unici. Nei libri di storia venivano ricordate le guerre e gli spargimenti di sangue che si erano susseguiti per anni, prima che fosse firmato il Trattato di Pace, in cui veniva dichiarata la Terra come luogo neutrale e che nessuno avrebbe dovuto attaccare. Da quei tempi gli umani ne avevano fatta di strada, erano divenuti un popolo che preferiva avanzare in scoperte e risorse piuttosto che combattere, con la relativa condivisione delle conoscenze. Il pianeta blu, come molti nativi terrestri amavano chiamarlo, si era guadagnato la stima degli altri popoli che abitavano la Via Lattea; eppure, nonostante tutto, gli abitanti della luna di Saturno, Titano, erano ancora sospettosi riguardo alla neutralità della Terra.
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