VIII. L’arrivo del “cutter”Dopo quello strano incidente del torrione di Corriemuir, i miei sentimenti verso il nostro ospite multarono totalmente. Ormai, non potevo liberarmi dal pensiero ch’egli mi celasse un segreto, ed ero anzi convinto che egli stesso fosse un vero segreto vivente. Infatti, non voleva mai spiegar nulla, relativamente al suo passato. E quando per caso un lembo del velo si sollevava un poco, s’intravedeva sempre qualcosa di sanguinoso, di violento, di spaventoso. Perfino il suo corpo era terribile a vedersi. In un giorno d’estate, andammo insieme a bagnarci in un torrente, e subito notai sul suo torso e sulle sue membra un numero incredibile di cicatrici. Inoltre, parecchie delle sue costole erano completamente deformate, e gli mancava una parte del polpaccio sinistro, c