V. Colui che fu portato dal mareIo non fui mai uno di quegli uomini che si lamentano dell’irreparabile. Quando il male è compiuto e non c’è mezzo di attenuarlo, il meglio che si possa fare è l’astenersi virilmente dal parlarne. Per alcune settimane, il mio cuore fu straziato dal dolore, e, a dire il vero, neanche oggi, dopo tanti anni e malgrado un matrimonio felice, la ferita è completamente rimarginata. A ogni modo, seppi impormi di essere forte, feci quel che avevo promesso al mio amico durante il nostro colloquio sulla collina. Fui per Edie come un fratello, e nient’altro. Eppure, il rimaner fedele al mio giuramento mi era talvolta assai penoso, e a parecchie riprese dovetti ricorrere a tutta la mia forza di volontà, per non cedere a certe tentazioni. Infatti, anche dopo quanto era a