12 Dorian “Che ci facciamo qui se non dobbiamo pilotare la nave mercantile? Quella è la nostra nave.” Il pilota Prillon seduto di fianco a me nella base di lancio sembrava tanto contrariato quanto me. Si chiamava Izak, ed erano ormai due anni che volavamo assieme. Era un ottimo pilota, forse persino migliore di me. Ma voleva delle risposte che io non potevo dargli. “Non lo so. Ma c’è l’intelligence a bordo, e quindi lo sanno gli dèi in che razza di stronzate stiamo per andarci a ficcare.” Izak gemette e si sporse in avanti, i gomiti sulle ginocchia e la testa tra le mani. “Riesci a sentirlo?” Mi fermai e mi misi in ascolto. Niente. “No.” “Mi hanno dato questa danna armatura e ora riesco a sentirli.” Si massaggiò le tempie e poi si raddrizzò per appoggiare la testa contro il muro. “L