Willow Mentre il guerriero si occupava di accendere il fuoco, io mi strinsi accanto a lui, le braccia legate e le gambe piegate. Nonostante fossi legata, Leif si era assicurato di non farmi stare scomoda, e aveva aperto un sacco a pelo su cui poi mi aveva fatta sedere, prendendo qualcosa da mangiare da dentro il suo zaino e una coperta di pelliccia con cui coprirmi. Il freddo sembrava essersene andato, lasciando spazio ad una serata calda e bella, eppure io mi ritrovai a tremare. Non per il freddo. Più la Luna si faceva alta nei Cielo, più il Calore si faceva forte dentro di me. Sarei stata completamente indifesa contro la sua presa, la mia intimità pulsante, il sudore a scendermi lungo il corpo e i gemiti a lasciare le mie labbra… «Calmati, piccolina», mi disse Leif senza guardarmi. «R