14. Solidele tornò in elicottero due giorni più tardi. Portava ancora i segni delle percosse, ma aveva di nuovo quella sua espressione un po’ sprezzante. Andò incontro a suo fratello e lo abbracciò forte, battendogli un paio di pacche sulla schiena. Si svincolò e guardò Lauren senza particolare simpatia. «La tua nuova signora? O futura tale?» chiese. «Dobbiamo ancora parlarne» si mantenne sul vago lui. Le fece segno di seguirlo lontano dalla pista di atterraggio, lungo il prato. «Suppongo che tu sappia già che Theo è morto». Sulle labbra di Solidele si dipinse un sorriso soddisfatto. «Quando me l’hanno detto è stato il giorno migliore della mia fottuta vita. Bravo fratellino». Rivet scosse la testa. «Non sono stato io». Lei aggrottò la fronte. «Mi hanno detto che sei andato a dar
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