Trascinati verso l'equatore Durante quella seconda giornata il Washington continuò a filare verso il nord-est, ma tendendo a prendere una direzione decisiva verso l’est, seguendo il 48° parallelo. Pareva che la grande corrente d’aria studiata dall’ingegnere che si manteneva fra i 3000 e i 4000 metri, avesse la stabilità costante dei venti alisei, i quali soffiano fra le coste d’Africa e d’America, ma in direzione contraria. Ne avrebbe avuto anche la durata? Ecco quello che l’ingegnere non sapeva: però sperava molto. L’oceano si manteneva sempre deserto. Solamente gli uccelli marini lo solcavano, ma tenendosi sempre assai lontani dal pallone, che forse scambiavano per qualche mostro di nuova specie. Un grande albatros, le cui ali spiegate misuravano due metri e mezzo, spinto dalla curiosi