Dopo aver asciugato le mani su un tovagliolo di carta, prese due oggetti dalla tasca della gonna. La prima era una targhetta ovale in ottone con ‘Ospedale Psichiatrico Evangeline’ inciso sul metallo. Il secondo era un micro cacciavite. Ripose di nuovo la targhetta in tasca e rimosse la guaina di cuoio con cui aveva ricoperto il cacciavite. Lavorando il bordo affilato sotto il tappo cromato sul rubinetto, lo staccò. Sciacquò il tappo di metallo e lo asciugò. Tenendolo alla luce, ammirò la “F” riccioluta impressa sul tappo. “Dolce”, sussurrò. “Un ovale perfetto”. Dopo aver rimosso il tappo dell’acqua calda, con la sua bella “C”, Catalina lo pulì e si lasciò cadere entrambi i tappi in tasca. Quindi fece scivolare il cacciavite nella sua guaina e lo ripose via. Nel ripostiglio trovò una