— Andiamo, Yanez — diss’egli, volgendosi verso il compagno che si era tranquillamente sdraiato fra le erbe sotto un arecche, le cui foglie servivano a meraviglia d’ombrello. — Ho il fuoco nelle vene, l’impazienza e la gelosia mi rodono. Perdere un sol minuto che forse è prezioso mi sembra un delitto. Non vedi, non te ne accorgi che noi siamo a Labuan, sulla terra dove brilla la mia stella? — Che diavolo ti salta in capo, Sandokan? — disse il Portoghese che non divideva le impazienze del compagno. — Sono ancora tutto stordito dall’urto dovuto al tuo insensato piano: siamo appena sfuggiti a un pericolo, che tu mi parli di riprendere la via per gettarti in un ginepraio irto di armi. — Ma non vedi, Yanez, che il tempo vola e che lei forse corre pericolo? Se noi avessimo a giungere troppo tar