Il cavaliere, terminato il suo monologo, colla sciabola nella mano dritta e la pistola nella sinistra, penetrò nelle macchie, allontanando prudentemente i rami coll’arma e frugandovi nel mezzo colla punta, andando e venendo, bestemmiando in buon inglese. Mentre il soldato frugava, Sandokan sempre nascosto fra i cespugli, cercava di vedere il Malese che aveva poco prima attraversato la radura facendosi inseguire pel terribile pirata. Ma per quanto si allungasse e girasse attorno gli occhi non ne venne a capo; si avrebbe detto che il fuggiasco fosse sparito sotto terra. — Chi può esser mai questo Malese? — si domandò Sandokan. — Se ha tanta premura di non farsi vedere, non può essere che un individuo sospetto. Se fosse uno dei miei tigrotti? La supposizione non era niente affatto ardita.