Si gettò vestito sul letto, non senza essersi prima assicurato che il suo fedele kriss, appena tinto nel sangue della tigre di Labuan, era a portata della sua mano e s’addormentò sognando. Si svegliò che il sole, facendo capolino fra il fogliame dei grandi alberi, penetrava nella stanza attraverso i vetri. Sorseggiò una gran tazza di the portatogli da un indigeno e scese nel parco dove trovò il lord che stava per salire a cavallo onde trovarsi per tempo all’appuntamento dell’ufficiale. Il pirata lo guardò attentamente in volto come volesse leggergli negli occhi. Il volto del lord era calmo come il solito. — Siete mattiniero, mio giovane amico! — domandò il lord salutandolo spigliatamente. — Infatti, milord, il dormire non è fatto per gli uomini di guerra. E che? A cavallo sì presto! —