Kim “Non c’è niente di male”, dico mentre cerco di raggiungere Juno, che sta scivolando così velocemente che l’orlo del vestito sta scorrendo sul terreno come una sfera di mercurio. È arrabbiata con me. Non che mi importi. “Non vedo quale sia il problema”. “Sua Maestà desidera che tu rimanga nell’harem”. Mi passa davanti, il naso per aria. Corro per tenermi al passo. “Ma vuole anche che mi senta a mio agio qui. Il palazzo è la mia nuova casa, giusto?” Non so se ad Aurus importi se mi trovo bene qui, ma credo che le beta dovrebbero rendermi felice. Tira su col naso come una signora snob. “Dovresti obbedire a Sua Maestà in ogni cosa”. “Seh, non succederà”. Oltrepassiamo una porta ed entriamo in una sala luminosa. Da un lato, c’è una lunga finestra aperta. Delle grida e uno sferragliare