“Come faccio a guidarlo?” gridò verso Pangus, quando il suo destriero si era già sollevato di parecchio da terra.
“Tranquillo! Non devi fare niente. Pensa a tutto lui.” lo rassicurò la voce altisonante del fauno.
“Ma dove mi portaaaa?” urlò.
Pangus e tutti gli amici erano però ormai lontani.
La viverna saliva inesorabilmente e lui si aggrappò con tenacia, stringendo più che poteva le ginocchia contro un collo più largo di una botte. Dopo poco, raggiunta l’altezza che voleva, il Viridurs stabilizzò la sua posizione orizzontalmente, piegando quindi a sinistra in direzione del lago che si insinuava scintillante tra le montagne verdeggianti. Incantato dal paesaggio spettacolare che si apriva davanti ai suoi occhi, Ares cominciò a sentirsi più a suo agio, finendo per non fare più caso a dov
