Edmund, personalmente non veniva mai meno all'affettuosa gentilezza verso di lei; da Tom non doveva sopportare altro che quel genere di presa in giro che un giovanetto di diciassette anni quasi sempre trova doverosa verso una bambina di dieci. Tom stava facendo il suo ingresso nella vita di società e si comportava col brio e con la liberalità di un primogenito che si sente nato solo per spendere e per godere. Il suo comportamento verso la cuginetta era consono alla coscienza della propria situazione e dei propri diritti: le faceva graziosissimi regali e le dava scherzosamente la baia.
A mano a mano che nella bambina l'aspetto fisico migliorava e cresceva la sua disinvoltura, Sir Thomas e Mrs. Norris considerarono il loro piano benevolo con maggior soddisfazione e ammisero ben presto, parlandone insieme, che, benché fosse lungi dall'essere intelligente, la bambina dimostrava un'indole trattabile e probabilmente avrebbe dato loro poche preoccupazioni. Fanny sapeva leggere, scrivere e cucire, ma non le era stato insegnato nulla di più; e siccome le cugine l'avevano trovata all'oscuro di molte cose che erano loro familiari da lungo tempo, la giudicarono straordinariamente stupida e ripetutamente ne comunicarono le deficienze in salotto. «Ma pensi, cara mamma! mia cugina non riesce a mettere insieme la cartina dell'Europa!» o «mia cugina non sa dire i fiumi principali della Russia» o «non ha mai sentito parlare dell'Asia Minore» o «non conosce la differenza che passa fra gli acquerelli e le matite!» «Che strano! Ha mai sentito una cosa più sciocca?»
«Mie care,» interveniva la zia, piena di compunzione, «è un vero guaio, ma non dovete aspettarvi che tutte le ragazzine siano così avanti negli studi e così pronte nell'apprendere come lo siete voi.»
«Ma zia, è talmente ignorante! Pensi che l'altra sera le abbiamo chiesto che via seguirebbe per recarsi in Irlanda, e lei ha detto che farebbe la traversata per l'isola di Wight. Le viene in mente solo l'isola di Wight, e la chiama l'Isola come se non ve ne fossero altre al mondo. Sono certa che mi sarei vergognata di me stessa se non fossi stata meglio informata assai prima di avere la sua età. Non riesco a ricordare un tempo in cui non sapevo una quantità di cose delle quali lei non ha ancora la minima nozione. Quanto tempo fa, zia, sapevamo già ripetere in ordine cronologico l'elenco dei re d'Inghilterra, con la data della loro ascesa al trono, e quella degli avvenimenti principali dei loro regni!»
«Sì,» aggiunse l'altra, «e quelle degli imperatori romani, giù giù fino a Severo; inoltre sapevamo tante cose sulla mitologia pagana, e su tutti i metalli, e i metalloidi, e i pianeti, e i nomi dei filosofi famosi.»
«Verissimo, mia cara; ma voi due godete la benedizione di una memoria meravigliosa e la vostra povera cugina probabilmente non ne ha punta. Vi è un'enorme differenza tra memoria e memoria come in ogni altra cosa; perciò dovete concedere delle attenuanti a vostra cugina, e compatirla per le sue deficienze. E ricordate che essendo così progredite negli studi e così intelligenti, dovrete essere sempre modeste; poiché per quante siano le cose che già sapete, ve ne rimangono molte altre da imparare.»
«Sì, so che ce ne saranno finché non arriverò ai diciassette anni. Ma le devo dire un'altra cosa sul conto di Fanny, così strana e così sciocca. Pensi che dice di non voler imparare né la musica, né il disegno.»
«Certamente, mia cara, questa è una vera sciocchezza da parte sua e dimostra una grave mancanza di ingegno e di spirito di emulazione. Ma, tutto considerato, non so se non sia meglio così, poiché, sapete, sebbene (grazie al mio intervento) il vostro papà e la vostra mamma siano stati tanto buoni da prendersi l'impegno di educarla insieme con voi, non è assolutamente necessario che essa diventi altrettanto compita; al contrario, è assai più auspicabile che fra voi e lei ci sia una differenza.»
Questi erano i ragionamenti con i quali Mrs. Norris contribuiva alla formazione delle nipoti; e non farà meraviglia se, nonostante tutto il loro promettente talento e la loro precoce informazione, le due ragazzine fossero interamente deficienti nella meno facile acquisizione dell'autocoscienza, dell'umiltà e della generosità. Ricevevano un perfetto insegnamento in ogni cosa eccettuate quelle che interessano la formazione del carattere. Sir Thomas non era a conoscenza di quel che mancava loro perché, pur essendo un padre pieno di sollecitudine per il bene delle figliole, non dimostrava apertamente l'affetto che provava per loro, e il suo atteggiamento riservato reprimeva in sua presenza ogni slancio, ogni spontaneità delle ragazzine.
All'educazione delle figlie Lady Bertram non prestava che ben poca attenzione: non aveva tempo per impegni del genere. Trascorreva le giornate seduta su un sofà, elegantemente vestita, intenta a un qualche lavoro d'ago di poca utilità e di nessuna bellezza, pensando più al cagnolino che ai figlioli, ma piena di indulgenza nei loro riguardi quando non gliene derivava alcun fastidio, guidata in ogni decisione importante da Sir Thomas, e nelle cose di minor conto dalla sorella. Se anche si fosse resa conto di aver più tempo a disposizione da dedicare alle ragazze, avrebbe probabilmente pensato che non era necessario occuparsene, poiché erano affidate ad una istitutrice, ricevevano lezioni da professori qualificati, e dunque non poteva occorrere loro nient'altro. Quanto al fatto che Fanny fosse lenta nell'apprendere, poteva solo dire che la cosa era spiacevole, ma certe persone sono tarde, per cui la bambina doveva applicarsi di più; non vedeva cos'altro si potesse fare; e all'infuori del fatto che era tanto limitata, doveva dire che, lei, non vedeva altri difetti in quella povera piccola; e che se la trovava sempre a portata di voce, pronta a fare le sue ambasciate, ad andare a prendere quel che a lei occorreva!
Fanny, con tutte le pecche della sua ignoranza e timidezza, aveva messo radice a Mansfield Park, e avendo a poco a poco imparato a trasferirvi molto dell'affetto nutrito un tempo per la casa paterna, cresceva serenamente nella nuova dimora insieme alle cugine. Non vi era vera cattiveria nell'indole di Maria e di Julia; e benché Fanny fosse a volte mortificata dal modo con cui esse la trattavano, aveva un concetto troppo umile di quanto le spettava, per sentirsene offesa.
Poco prima che la nipotina facesse il suo ingresso nella cerchia familiare, una leggera alterazione del suo stato di salute e, soprattutto, la sua indolenza avevano indotto Lady Bertram a rinunciare alla casa di Londra, che era stata solita occupare in primavera, e a decidere di restare tutto l'anno in campagna, senza preoccuparsi se, in seguito alla sua assenza, la permanenza in città sarebbe riuscita più o meno comoda a Sir Thomas quando vi soggiornava a causa dei suoi impegni parlamentari. Le signorine Bertram rimasero dunque in campagna, dove continuarono a esercitare la memoria e a perfezionare le loro suonate a quattro mani, a crescere e a farsi donne, e il padre, soddisfatto, le vedeva compite nella persona, nel portamento, nei modi, nei talenti acquisiti, cioè in ogni cosa che appagava la sua sollecitudine nei loro riguardi. Il figlio maggiore era spensierato e spendaccione, e gli aveva già procurato non poche preoccupazioni, ma gli altri gli promettevano solo soddisfazioni. Le figlie, pensava, finché avessero conservato il cognome di Bertram, gli avrebbero conferito nuova grazia e, quando poi l'avessero lasciato, avrebbero senza dubbio contribuito ad allargare la cerchia rispettabile delle parentele: il carattere di Edmund, il suo saldo buon senso, la sua rettitudine, garantivano un'utile occupazione, il conseguimento di debiti onori e la felicità per lui e i familiari. Era destinato ad abbracciare la carriera ecclesiastica.
Pur in mezzo alle sollecitudini e alle soddisfazioni che i suoi figlioli gli procuravano, Sir Thomas non dimenticava di fare quanto poteva per quelli di Mrs. Price; li assisteva liberalmente nel proseguimento degli studi, e si interessava alla collocazione dei maschi a mano a mano che giungevano in età di scegliere una determinata carriera; e Fanny, benché quasi totalmente avulsa dalla famiglia d'origine, provava la più sincera soddisfazione nell'apprendere le bontà dello zio verso i suoi, e nel sapere tutto quanto vi era di promettente nella loro attuale situazione e nel loro modo di comportarsi. Una volta e una volta sola nel corso di lunghissimi anni, ebbe la felicità di incontrarsi con William; quanto agli altri, non li vide affatto; nessuno sembrava pensare che, un giorno, lei dovesse ritrovarsi nuovamente fra loro, fosse pure per una semplice visita, nessuno, a casa, la desiderava, ma William, che poco tempo dopo la partenza di Fanny aveva deciso di entrare nella marina da guerra, era stato invitato a trascorrere una settimana, nel Northamptonshire, in compagnia della sorella, prima di prendere il mare. Lo slancio e l'affetto di quell'incontro, l'intensa gioia provata nel trovarsi riuniti, le ore di felice gaiezza trascorse insieme, e i momenti di serie conversazioni che si svolsero fra loro, si possono immaginare facilmente, come pure le ottimistiche aspettative e l'entusiasmo manifestato dal ragazzo fino al momento della separazione, e il dolore della sorella nel vederlo partire. Per fortuna, quella visita coincise con le vacanze di Natale, quando a Fanny fu possibile cercare diretto conforto presso il cugino Edmund; e questi le disse cose così piacevoli su quanto William avrebbe operato e poi sarebbe diventato grazie alla professione prescelta, da convincerla a poco a poco che la separazione valeva ben la spesa.
L'amicizia di Edmund non le venne mai meno; il passaggio da Eton a Oxford non alterò la naturale gentilezza del suo comportamento; anzi, gli fornì più frequenti opportunità di manifestarla. Senza ostentare di far più degli altri membri della famiglia o il timore di strafare, era sempre sollecito dell'interesse della cugina, e pieno di considerazione per i sentimenti di lei; tentava di mettere in luce le sue qualità, l'aiutava a vincere la ritrosia che le impediva di farle valere, le prodigava consigli, consolazione, incoraggiamento.
Tenuta indietro com'era da tutti gli altri, il solo sostegno di Edmund non poteva bastare a metterla in evidenza; ma anche sotto altri aspetti le sue attenzioni erano della massima importanza per coltivare l'intelletto della fanciulla, o per ampliarne gli interessi. La sapeva intelligente, vedeva che afferrava prontamente i concetti, che era dotata di buon senso, e constatava in lei un amore per la lettura che, saggiamente guidato, era di per sé formativo. Miss Lee le insegnava il francese, e ogni giorno l'ascoltava leggere il brano di storia assegnato; ma era lui che le indicava i libri che incantavano le sue ore di libertà, lui che ne incoraggiava il gusto e ne correggeva il giudizio; le faceva approfondire quanto leggeva parlandone con lei, e con lodi giudiziose ne stimolava l'attrattiva di quell'esercizio. In cambio di questa sollecitudine Fanny gli voleva più bene che a chiunque altro al mondo, William eccettuato; il suo cuore era diviso in parti uguali fra i due.