Starrag si lasciò ricadere tra i cuscini. «Ah, vieni qua». «Non penso proprio» ribatté April, incrociando le braccia. «È quello che voleva, non vedi? Fare in modo che ti offendessi al punto di andartene di nuovo. Diffondere il sospetto. Minare il barlume di fiducia che nutri nei miei confronti. E, con il tempo, arrampicarsi fino al trono». April non cambiò posizione. Le sue braccia restarono incrociate. «Che cosa aveva dentro? Come fai a sapere che non era opera tua?». Lui sospirò. «Te l’ho detto. Non ho saputo all’istante quando tu sei stata pregna?». April doveva ammettere che era vero. «Non l’avrei mai fatto» aggiunse lui. «Non per rispetto nei tuoi confronti, ma perché sono l’erede al trono, quando ingravido una donna produco eredi al trono e non li produco a casaccio. Le implic