Varcò lentamente la soglia, lo sguardo che saettava da un lato all’altro del corridoio in cerca di una possibile minaccia. Corrugò la fronte alla vista del corpo senza vita a qualche metro da lui. Nonostante la testa fosse staccata dal resto, preferì avvicinarsi con circospezione, in quel posto la prudenza non era mai troppa. Esaminò velocemente la scena del delitto. La macchia di sangue nero che imbrattava il muro si trovava sopra la sua testa, segno che il demone doveva essere stato sollevato e poi ucciso. La firma di Rei, pensò con un sorriso. Era sulla buona strada. Si lasciò il corpo senza vita alle spalle e corse verso la porta dall’altra parte del corridoio. C’era una fessura nel muro, come se si dovesse inserire qualcosa. Qualcosa che lui non aveva. Poco male. Appoggiò le mani s