Abbassò lo sguardo e, prima che il suo temperamento prendesse il sopravvento, disse finalmente quell’unica parola. “Scusa.” Rei guardò i buchi sul braccio con sufficienza. “Guarirà tra qualche minuto.” “Non mi riferivo a quello.” continuò la ragazza scuotendo la testa. “È la seconda volta che ti metto nei casini perché faccio di testa mia, perciò… scusa.” “Vado avanti io, il corridoio non è così sicuro come pensavo.” si limitò a rispondere il vampiro prima di superarla. Luna si morse il labbro con nervosismo, ma riuscì a frenare di nuovo il proprio istinto. Perché tutte le volte che si scusava con lui sembrava che la cosa non gli importasse affatto? Non capiva quanto le costasse abbassarsi a fare una cosa simile? Arrivato in fondo al lungo corridoio, Rei si sedette improvvisamente a