XIII.Cacciatore-di-Daini raccolse le pistole e le mostrò ammirato al Delaware.
«Fucile da bambini», disse il Serpente sorridendo e maneggiandone una come se fosse stata un giocattolo.
«Nient’affatto, Serpente. È un’arma da uomini e potrebbe soddisfare anche un gigante, se usata come deve essere. Ma dammela; i bianchi sono straordinari per incuria quando si tratta di riporre armi da fuoco. Voglio vedere un po’ come sono state messe via queste pistole».
Così dicendo tolse l’arma di mano all’amico e ne aprì il focone. Era pieno d’innesco, reso però duro come un pezzo di carbone dal tempo, dall’umidità e dalla compressione. Vi applicò la bacchetta e si accorse che entrambe le pistole erano cariche, sebbene giacessero nel cassone probabilmente da anni. Non è facile descrivere la sorpresa del
