«Non hai mai visto Judith?», domandò prontamente la fanciulla; «in questo caso valla a guardare subito. Nemmeno Hurry Skurry dà così piacere a guardarlo, benché lei sia una donna, e lui un uomo». Per un attimo Cacciatore-di-Daini fissò la fanciulla sconcertato. Il suo pallido viso si era lievemente invermigliato e mentre ella parlava i suoi occhi, solitamente così miti e sereni, si erano illuminati di ima strana luce che tradiva l’impulso interiore. «Già, Hurry Skurry», borbottò tra sé Cacciatore-di-Daini ritornando verso l’altro capo dell’imbarcazione; «ecco che cosa significa essere belli, oltre che avere una lingua lunga. È facile capire da che parte pencolino i sentimenti di questa povera creatura, checché ne pensi la bella Judith». Ma la galanteria di Hurry, la civetteria della sua