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360 Words

22 Sofia camminava nervosamente avanti e indietro, coprendo interamente il perimetro della sala. Si sentiva un animale in gabbia. Non poteva uscire e non poteva comunicare in modo diretto con nessuno, perché, senza alcun dubbio, ogni sua conversazione sarebbe stata intercettata. Aveva amicizie influenti che avrebbe potuto sfruttare per togliersi da quella brutta situazione, tuttavia era necessario parlar loro di persona, per non correre inutili rischi. Spalancò la finestra e respirò l’aria fresca e profumata. La primavera stava invadendo l’ampio parco del castello con la sua prepotente bellezza. Chiuse gli occhi e maledisse Alfonsi. Detestava la sua arroganza e la sua spietata determinazione nel volerla mettere alle strette. Proprio quando pensava che almeno una parte di lui le avesse ced

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