13 Il pomeriggio vide la squadra di Alfonsi impegnata con i rilievi del caso, in primo luogo cercavano quella che si pensava fosse l’arma del delitto: il candelabro. Niente di più difficile! All’interno degli innumerevoli saloni del castello, di candelabri ve ne erano a centinaia. E tutti belli pesanti. Si fecero inviare dal medico legale i calchi della ferita sul cranio del povero Lentini e ricostruirono, con l’ausilio del computer, la forma esatta che avrebbe dovuto avere il candelabro “incriminato”. Nel frattempo la Morante fece tappa in Procura per firmare le ordinanze del caso e aprire il fascicolo conseguente. Alfonsi le affiancò due della squadra, Nick e Pulcinella, mentre agli altri furono affidati altri compiti: chi al computer per analizzare i tabulati delle telefonate fatte e r