Vittorio aveva assentito, poi la sua mente era tornata a un’altra morte violenta, quella della Demaggi, decesso non relativo alla rivolta, almeno all’apparenza. Indirizzando al Bordin e al Piombini, aveva detto: “Ci si può chiedere se il capo dei camorristi si fosse ritenuto offeso da Rosa Demaggi. Potrebbe essergli giunta davvero la voce ch’ella desiderava un compenso dalla Resistenza, e sappiamo che i camorristi non vogliono si cerchino guadagni alle loro spalle.” “Notizia comunque non sfuggita a me, sia ben chiaro”, aveva voluto puntualizzare ben bene il sergente maggiore. “Non lo metto in dubbio. Peraltro è possibile qualche altro tipo di sgarro, per esempio la Demaggi potrebbe aver parlato con un qualche estraneo dell’operazione armi, che doveva invece restare segretissima. In caso