5. Isabelle I miei genitori si dicevano in pena per me, ma confortati dalle mie parole. Dicevano di aver ricevuto rassicurazioni da parte del governo e che presto sarei tornata a casa. Ma “presto” poteva voler dire più o meno qualsiasi cosa. Non nominavano Mathis. Immaginai che fosse una dimenticanza, dovevano essere tutti molto scossi. Risposi subito, ripetendo più o meno le stesse cose che avevo scritto nella lettera precedente. Descrissi il giardino e ripetei che tutti mi trattavano con rispetto, ma aggiunsi che mi mancava tanto casa. La sera seguente consegnai la busta al Governatore Brant come prima cosa. Lui me la restituì con un sorriso gentile. «Forse vuole aggiungere che mi hanno autorizzato a farvi avere un contatto video. Sta a loro indicare un momento e fornire le coordina