Capitolo 9: Trasferiscila subito nel nostro dormitorio

1079 Words
Gaby si allontana da Eduarda, mormorando qualcosa che lei non riesce a capire. Tutti si voltano verso la porta e quasi tutti fanno un passo indietro vedendo il volto furioso di Erick e i suoi occhi rossi come il sangue. Per un po’, nessuno parla, tutti si limitano a fissare Erick e Joshua. Neanche Joshua sembra molto contento, ed è chiaro che lui ed Erick stanno comunicando attraverso il loro legame mentale. "Trasferiscila subito nel nostro dormitorio," ordina Erick a Joshua con un tono che non ammette repliche. Come Draco aveva spiegato in precedenza, solo i reali avevano dormitori privati. Tuttavia, Erick, in quanto futuro Re Alfa, aveva un padiglione tutto per sé, che oltre alle solite stanze da dormitorio, disponeva anche di un ufficio, una sala da pranzo e solo tre cubicoli: il suo, uno per il suo Beta Joshua e uno per il suo Gamma. Ma dato che il suo Gamma si era già diplomato all’accademia, il cubicolo era vuoto. "E perché dovrei farlo?" Chiede Joshua, lanciando un’occhiata irritata a Gaby. Erick non riusciva a spiegarsi perché il fatto che Gaby, con i suoi riccioli dorati, fosse quasi sul punto di baciare la debole sorella di Joshua lo infastidisse così tanto. Sapeva solo che aveva un’irrefrenabile voglia di staccare la testa a Gaby, quindi trovò una scusa convincente per Joshua: "Stavo solo cercando di aiutarti. Quel tizio sembrava sul punto di divorare tua sorella," dice, notando dall’espressione di Joshua che il piano aveva funzionato. Joshua si schiarisce la voce e dice: "Ehi tu, Eduarda, ti trasferirai nel dormitorio reale, abbiamo bisogno di qualcuno che tenga le cose in ordine e ho scelto te." Disse così perché non era conveniente che la gente scoprisse che Eduarda era sua sorella. Gli altri del branco avevano già ricevuto l’ordine, con il tono autoritario di Erick, di mantenere il segreto. Erick è soddisfatto, ancora di più quando vede l’espressione delusa di Gaby, e aggiunge: "Prima che tu pensi di seguirla, riccioli d’oro, quest’ordine vale solo per la debole. Tu rimani qui." E voltandosi verso Eduarda, aggiunge: "Non preoccuparti, debole, qualcuno porterà le tue cose nel nuovo dormitorio." "Ora seguitemi, tutti," ordina Joshua. Eduarda non sa bene come sentirsi riguardo al cambiamento di dormitorio. Da un lato, è felice di essere più vicina a suo fratello, dopotutto, sono stati separati per un anno. Dall’altro, è riluttante a lasciare Gaby proprio quando le cose tra loro sembravano prendere una piega positiva. Eduarda non è mai stata baciata in vita sua, ma crede che sarebbe bello se fosse Gaby a darle il suo primo bacio. "Ehi, debole, smettila di sognare a occhi aperti e muoviti," dice Erick irritato. Eduarda arrossisce violentemente, chiedendosi se in qualche modo lui possa sapere a cosa sta pensando. Entrano in una grande sala, con un tavolo su una sorta di palco e altri quattro tavoli più in basso, ognuno dei quali potrebbe facilmente ospitare un centinaio di persone. "Ogni gruppo senior, insieme al suo gruppo secondario, ha un tavolo. Il nostro è il primo, e così via, secondo i dormitori," spiega Joshua. "I posti davanti al tavolo sono per i capigruppo e per coloro che sono i più forti o speciali in qualche modo. I posti possono cambiare se una persona diventa più debole o più forte durante l’anno. Gli ultimi posti sono per voi nuovi arrivati, che non avete ancora fatto nulla per dimostrare il vostro valore. Al tavolo frontale siedono gli istruttori e gli allenatori. Ora sedetevi." Erick si irrita di nuovo quando vede Gaby sedersi accanto a Eduarda. Joshua segue lo sguardo di Erick e si preoccupa anche lui, perché se Gaby non fosse il compagno della sorella, ciò significherebbe che prima o poi avrebbe trovato la sua vera compagna ed Eduarda avrebbe sofferto enormemente. O, peggio ancora, il compagno destinato di Eduarda potrebbe rifiutarla se scoprisse che aveva già dormito con un altro ragazzo. Joshua trovava questa mentalità molto chiusa, ma era ancora molto diffusa tra i lupi. Ma c’era un’altra cosa che inquietava Joshua: l’interesse di Erick per sua sorella. Una terrificante idea iniziò a prendere forma nella sua mente. E se Erick fosse il compagno di Eduarda? E se, per la stessa ragione per cui il suo lupo non si era ancora risvegliato, non si fossero ancora riconosciuti? Dopotutto, un anno prima Eduarda aveva iniziato a essere maltrattata, e un anno prima Erick aveva cominciato a sentire il dolore della sua compagna. E la reazione di Erick quando sua sorella gli aveva preso la mano nella foresta… Joshua si era preparato a lanciarsi su Erick per impedirgli di uccidere Eduarda, ma invece Erick se n’era semplicemente andato. Joshua sperava che fosse solo frutto della sua immaginazione, perché Erick odiava la sua compagna e l’avrebbe disprezzata ancora di più se avesse scoperto che si trattava di Eduarda. In quel momento, Jessica entra nella sala con il suo gruppo, il numero tre, dove si trovano anche Betany e Trevan. Un brivido percorre la schiena di Joshua, e pensa: "Per la dea della luna, Eduarda non può essere la compagna di Erick, altrimenti Jessica la darà la caccia." Guarda di nuovo sua sorella, che è impegnata in una conversazione con Gaby e gli altri nuovi arrivati. Jessica osserva il tavolo di Erick e sorride soddisfatta nel vedere che la debole sembra interessata al bel ragazzo seduto accanto a lei. Finché la ragazza insignificante non mostrerà interesse per Erick, o lui per lei, Jessica non si preoccuperà di una semplice umana che, da quanto ha sentito dire, non ha nemmeno un lupo. Il Direttore dell’Accademia inizia un discorso di benvenuto per i nuovi arrivati, augurando loro buona fortuna nel loro percorso. Ricorda a tutti che le lotte e le dispute sono permesse solo nel ring di allenamento e annuncia che la mattina successiva ogni nuovo arrivato verrà sottoposto a una valutazione per determinare quali materie, oltre all’addestramento fisico e mentale obbligatorio, dovranno seguire. In quel momento, gli occhi di Eduarda si incrociano con quelli di Erick, ed è come se qualcosa nel suo sguardo la chiamasse, la sfidasse a seguirlo. Gaby, notando lo scambio di sguardi, sfiora leggermente la mano di Eduarda per attirare la sua attenzione. Erick, che si era perso nel verde degli occhi di Eduarda, come se ogni parte di lui volesse esplorare la foresta che vi si celava dentro, quasi perde il controllo quando vede Gaby stringerle la mano. "Che diamine mi sta succedendo?" Si chiede Erick, ricevendo solo silenzio come risposta.
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