Capitolo Uno-2

655 Words
Bo Dopo gli allenamenti di football, andai in officina con la mia Triumph del 1984 perché eravamo pieni di lavoro e mio fratello e mio zio avevano più bisogno di me, rispetto ai soli fine settimana. Inoltre, il mio migliore amico Cole non si presentava al lavoro ultimamente. Non sapevo quale cazzo fosse il suo problema, ma non gli avrei rotto le palle considerando la merda con cui aveva avuto a che fare a casa nel semestre. Stavo morendo di fame, il che mi rendeva irritabile da morire. Ma dimenticai completamente la fame perché... porca miseria. La prima cosa che vidi fu il culo. Un culo da favola in jeans attillati che mostravano ogni curva delle muscolose natiche. E delle cazzo di luuuunghe gambe punteggiate da zeppe che sollevavano tutto. Feci un fischio a mente in segno di apprezzamento. Era china sul motore di una Porsche 2016 blu elettrico. Mio fratello Winslow era accanto a lei e le stava indicando qualcosa. All'inizio immaginai che fosse una mutaforma, come la maggior parte di tutti a Wolf Ridge, e cercai di capire chi potesse essere. Poi colsi il suo profumo. Umana. Un’umana che avrebbe dovuto essere una mutaforma. Perché era fatta come una lupa. Alta. Di ossatura grossa. Robusta, atletica. Non si era fatta quelle gambe magre e muscolose stando sdraiata sul letto a giocare col telefono. No, ci aveva lavorato. E, santo cielo, quando sollevò il busto e si girò, il mio cazzo si indurì. Perché era giovane. Forse aveva la mia età. E bellissima. Capelli color caramello con riflessi rossastri, occhi color rame che si abbinavano e un tipo di bellezza che la faceva sembrare una star del cinema vecchio stile. Avrei voluto scoparla proprio contro la 911. Poi vidi il logo che le si allargava sulle tette. Cave Hills Cross Country. Ecco spiegate le gambe. E la macchina costosa. Sembrava proprio che qualcuno avesse distrutto la macchina del paparino e l’avesse portata qui per farla riparare prima che lui lo scoprisse. Forse perché ero arrabbiato o forse perché mi aveva fatto indurire il cazzo e sapevo di non poterla avere, provai subito antipatia per lei. Fottuta piccola viziata e ricca puttanella di Cave Hills. I ragazzi di Cave Hills venivano a Wolf Ridge solo quando erano in cerca di guai. E questa ragazza era decisamente un problema. Winslow mi vide. Si interruppe per lanciarmi uno sguardo alla cosa-cazzo-vuoi? E fu allora che capii che qualcosa non andava. Perché non avrebbe lanciato quello sguardo perché l'avevo interrotto con questa ragazza. Non si sarebbe mai preso una cotta per una ragazza umana: Winslow odiava gli umani. Il che significava che voleva che stessi lontano per un altro motivo. «Non hai una portiera da sostituire su quella VW?» fece un cenno con il pollice verso l'altro compartimento. Stavamo aspettando la consegna del nuovo pezzo, e la VW era un suo progetto, non mio. Ora ero sicuro che stesse cercando di sbarazzarsi di me. «Sì. Va bene.» Comunque non mi mossi. Mi venne la pelle d’oca alla nuca. Guardai di nuovo la Porsche. Forse non era del padre. Cosa cercavano sotto il cofano? Il disagio mi pervase. Era un avvertimento familiare, del tipo che ricevo ogni volta che mio fratello maggiore sta per fare qualcosa di veramente stupido. O pericoloso. Qualcosa da cui avrei dovuto cercare di dissuaderlo o di fermarlo. Fanculo. Ti prego, fa’ che non sia un veicolo rubato e che non stia aiutando la tipa a ricettarlo. Quando non mi mossi, le labbra di Winslow si arricciarono e i suoi occhi lampeggiarono di giallo. Il lupo che era in me viveva la minaccia visceralmente. Non avevo scelta che abbassare lo sguardo e sollevare il mento, mostrando la gola. Mio fratello aveva una vena cattiva ed era pericoloso da morire, anche se eravamo una famiglia. Buttai giù lo zaino e mi diressi verso il compartimento con dentro il Maggiolino VW. Winslow alzò la radio.
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