Soames assisteva sempre all’assemblea generale. Era inteso che fosse meglio così, «in caso di difficoltà impreviste». Con la sua aria meticolosa e superiore, guardò intorno a sé le pareti dalle quali pendevano i piani della miniera e del porto e una grande fotografia di un certo pozzo di miniera conducente a gallerie che alla prova erano state trovate del tutto improduttive. Quella fotografia, testimonianza dell’eterna ironia che si nasconde sotto le imprese industriali, teneva il suo posto sulla parete, effige della creatura morta che era stata la beniamina del direttore.
Il vecchio Jolyon si alzò per dare lettura della relazione e del bilancio.
Nascondendo sotto una serenità olimpica l’antagonismo profondo che esiste fra un presidente e i suoi azionisti, li guardava in faccia con calma
