Capitolo XIV
Sangue e arena«Russo era un cancro per questo paese, ma non era il solo. Avresti dovuto chiedere a lui se sapesse qualcosa di tutti quei morti. Io me lo ricordo da ragazzino, quando c’era ancora il mio vecchio. Pace all’anima sua» ringhiò, rivolgendosi con astio al giornalista come se anche lui fosse invischiato in quella storia.
«Ci ho provato, ma mi ha sempre tenuto alla larga. Non nascondo che pur essendo un ex carabiniere, quell’uomo mi metteva i brividi» confessò Diego sincero.
Sciutto fece un sorriso amaro, mostrando i pochi denti che gli rimanevano in bocca. Uno spettacolo orripilante dal quale il banchiere distolse momentaneamente lo sguardo.
«Se ne doveva andare prima. Se l’avessero ammazzato vent’anni fa sarebbe stato meglio per tutti, a cominciare dal mio vecchi
