Capitolo VIII Toc. Toc. Toc. "Mademoiselle! Signorina!!" Meoww. Silvia scacciò il sogno che la disturbava. TOC, TOC, TOC. MEEOWW. "Mademoiselle, per favore, mi apra!" Forse non era un sogno. Aprì a fatica un occhio. Aveva lavorato fino a tardi. Chi mai la svegliava nel cuore della notte? Magari avevano sbagliato stanza. Sì, era senz'altro così. TUM. TUM. TUM. GRRR-MIAOO-MIAOOOO! "Mademoiselle Milani! SIGNORINA MILANI!" No, cercavano proprio lei. Mentre il bussare alla porta e i richiami si facevano più insistenti e Charlie era sempre più agitato, si alzò e, raccolta automaticamente la vestaglia, si avviò alla porta con passo incerto. Era stordita e l'aprì senza chiedere chi fosse. Era una donna sconvolta e in lacrime. Silvia fece fatica a riconoscere Camille Favre, la cameriera