Terzo giorno

2233 Words

Terzo giornoSharm El Sheik, ore 02.30 I sei uomini del commando erano pronti, avevano ricevuto ordini chiari ed era giunto l’ora di eseguirli. Appostati sul tetto dell’Oberoi Hotel aspettavano solo il momento giusto. In quel preciso istante il capo del commando ordinò: «Ora!» All’unisono si calarono dal tetto con l’ausilio di robuste corde, scesero fino al primo piano, in corrispondenza delle camere occupate da Santini e compagni. Giunti all’altezza delle finestre, iniziarono a sparare migliaia di colpi di mitra. Il frastuono, unito al rimbombo che ne ampliava gli effetti, cancellò la calma della notte. I vetri andarono in frantumi, una miriade di frammenti di vetro volarono nella sottostante piscina, altri schizzarono nelle camere conficcandosi nei muri, porte e mobili. I muri in carton

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