13Monte della Madonna, ore 06.30 Santini non voleva dormire, si era riposato a sufficienza durante le due ore di volo del giorno prima, uscì dal rifugio attraversando un corridoio che sbucava nei pressi della cantina sotterranea del Monastero benedettino. I primi raggi di sole illuminavano i Colli Euganei e l’aria frizzantina profumava di primavera, pronta a presentarsi da lì a pochi giorni. Il panorama, oltre le basse mura di cinta, era spettacolare. A spezzare il silenzio solo gli scrosci di un ruscello che s’infrangeva sulle rocce e il canto degli uccelli: un piccolo Paradiso. Il vecchio Fra Pasquale distribuiva becchime alle galline. I frati del Monastero curavano l’orto e gli animali perché erano la principale fonte di sostentamento. La vastità di quell’appezzamento di terreno e la q