«Lei ha il gran dono del silenzio, Watson», mi disse. «Il che fa di lei un compagno impareggiabile. Parola mia, è una gran cosa per me avere qualcuno con cui parlare considerato che i miei pensieri non sono dei più piacevoli. Mi stavo chiedendo cosa mai dirò stanotte a questa cara donnina quando mi aprirà la porta.» «Lei dimentica che non conosco nulla di questa vicenda.» «Avrò giusto il tempo di esporle i fatti prima che arriviamo a Lee. Sembra una cosa di una banalità assurda eppure, non so perché, non riesco a trovare un appiglio. È un filo molto lungo di cui mi sfugge il capo. Ora le riassumerò il caso in poche parole, Watson, e non escludo che lei riesca a vedere una scintilla in quella che a me appare solo come completa oscurità.» «La ascolto, allora.» «Qualche anno fa, nel maggi