Quella notte, nella quale era visibile solo una sottile falce di luna calante, le stelle gli parvero ancora più numerose e brillanti. Prese da sotto il cuscino la sua luna e la mosse davanti agli occhi finché, colpita da un raggio lunare, non scintillò. Portò quindi al viso una manciata della sciarpa che aveva addosso e si riempì i polmoni con un profumo nuovo, del tutto simile a quello delle rose che le aveva regalato quel giorno, una fragranza che gli ricordava vagamente qualcosa, ma il sonno lo vinse prima riconoscerla. Era l’imbrunire e all’orizzonte la distesa del cielo si confondeva con quella del mare in una stupefacente mescolanza di sfumature blu, pennellate di indaco e viola con striature rosa e oro. La brezza sostenuta che veniva dal mare ne portava l’aroma, mescolato con quell