“Oh, è semplice. Quando pronuncio il tuo nome, il CL – sta per Cellulare Lumen, uso la sigla per praticità – produce un suono che diventa più forte ogni volta che ti chiamo. Puoi anche scegliere un altro segnale, però, che può essere visivo, ossia il CL si colora, oppure tattile, cioè si mette a vibrare o emana calore.” “Strabiliante.” dichiarò rapito con lo sguardo fisso su quel cuore magico, mentre le punte delle sue dita ne percorrevano le volute. “L’ho fatto trasparente perché così passa inosservato, ma può essere della tinta che vuoi.” “Davvero? Anche … così?” si accertò speranzoso, mostrandole la luna d’argento che aveva preso dalla tasca dei pantaloni, dove la portava sempre. Lei lo guardò raggiante. Puntò il suo Segno sulla chiave di fa di sinistra e, dopo averla resa argentea,