Capitolo IX La merce è caricata Il sole sbiadito di una grigia mattina di febbraio rischiarava dei volti assai tristi. Zia Cloe stirava le camicie di suo marito e ogni tanto si asciugava le lacrime che le rigavano le guance. Tom le era seduto vicino con la testa appoggiata a una mano. I bambini dormivano ancora un sonno profondo. Tom si alzò e si avvicinò al loro rozzo lettuccio. “Per l’ultima volta!” disse. Zia Cloe non rispose e piangendo si lasciò cadere su una sedia: “Dicono che bisogna farsi coraggio! Ma, Dio mio, come posso fare se non so nemmeno dove ti portano e come ti tratteranno? La padrona ha promesso che fra due anni ti ricomprerà. Sì, ma di là non ritorna vivo nessuno!” “Dio mi proteggerà anche là, Cloe.” “Ma, qualche volta, Dio permette delle cose terribili!” “Io mi m