Capitolo VII Il cacciatore di schiavi Era già quasi notte. La nebbia, alzandosi lentamente, avvolgeva la superficie dell’acqua. Il fiume gonfio e i blocchi di ghiaccio frapponevano una barriera insormontabile tra Elisa e il suo inseguitore. Haley si diresse quindi a passi lenti verso la rustica trattoria per riflettere sul da farsi. La padrona lo fece entrare in una piccola stanza ed egli si mise a sedere davanti al tavolo. «Che cosa dovevo farmene di quel piccolo - pensava - da ridurmi in questo stato per lui?» E cercava di consolarsi con una serie di imprecazioni. D’un tratto, giunse al suo orecchio la grossa voce d’un uomo che si avvicinava all’entrata; Haley balzò in piedi e corse alla finestra. “Esiste ancora la Provvidenza divina! - esclamò con gioia - Parola d’onore, è Tom Lo