Si mise accanto a lui al banco di lavoro. «Carino è carino, potresti uscire con lui.»
Negare che quel pensiero lo avesse sfiorato sarebbe stato ridicolo, ma non era il caso di creare dei castelli di carta, la sua vita faceva acqua da tutte le parti e una nuova, improponibile relazione romantica era fuori discussione.
Troppo presto arrivò l’ora del pranzo, quando il suo ospite gemello varcò la porta del negozio.
Nico osservò con diffidenza il fratello. «Che ci fai qui?»
«Pausa pranzo, non vorrai mica lasciarmi da solo.»
Ovviamente, come poteva? Sospirò cercando di attingere alle sue riserve personali di pazienza. «Sto lavorando, se non te ne sei accorto.»
«Sì, ma una pausa non ti farebbe male. Ciao, Michael, è una vita che non ti vedo. Come stai?» La voce di Denise arrivò alle sue spa
