XIV Roberto l’aveva vegliata tutta la notte. Yu-rí aveva cercato di aiutarlo mentre egli componeva la madre sul letto di morte tra i ceri ed i fiori, ma lui non aveva voluto che le mani dell’amante toccassero il corpo dell’estinta. In quel momento Yu-rí gli dava noia... La poveretta se n’era accorta e si era ritirata in un angolo facendosi piú piccola che poteva... Da quel suo angolo seguiva con occhi di amore la pena di Roberto. Oh! come avrebbe voluto essergli vicina... Poterlo cullare, poterlo accarezzare, potergli lenire quel suo grande dolore... Ma la morta li separava con la sua presenza. Quel fragile e minuto corpo di donna che pareva accartocciato nel letto sotto il casco bianco di capelli era per Roberto una accusa ed una condanna... D’altra parte, egli amava Yu-rí... L’aveva nel