— Non muovere un dito! – le aveva detto Yu-rí. – Io non potrei lasciare in questo momento il Giappone senza compromettere irrimediabilmente la mia arte alla quale tengo tanto. D’altra parte, non voglio perderti. Il nostro interesse è di guadagnar tempo, quindi di non muoverci. Cercarono infatti di lasciar scorrere il tempo, ma l’Amore, il potente amore delle loro giovinezze calde, bruciava loro la carne. Ogni bacio era una delizia ed un po’ una tortura. Yu-rí nella sua sensibilità di donna giapponese sentí l’artifizio di quell’attesa senza una data e decise nel suo intimo di superare le circostanze facendo lei medesima a Roberto il dono della sua giovinezza fino allora immacolata. Nell’impossibilità di avere la cerimonia degli sponsali, volle comunque una cerimonia che dinanzi a lui e din