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Capitolo 33 SOFIA Ascolto le parole di Nathan come fossero oro colato e penso a quanto abbia ragione. «Non voglio più ascoltare discorsi sulla realtà. Io sono qui con te, non so del mio passato e non so neanche predire il futuro, ma sono un uomo. Provo dei sentimenti, ti sto parlando e so esattamente quello che ci stiamo dicendo. Mi guardo intorno e vedo le vetrine dei negozi, le persone che camminano, le macchine che passano. Potrei parlare di storia, di geografia, di cinema e teatro e saprei esattamente quello che sto dicendo. Se non ci fosse la benché minima possibilità per me di essere una persona pensante ma solo un pezzo di carta che non può vivere di vita propria, come è possibile che sappia tante cose? Pensaci bene. Come è possibile che il mio cervello elabori diverse situazion

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