7. Mi svegliò il rumore di qualcuno che entrava nella stanza. Mi coprii con il lenzuolo, e subito dopo misi a fuoco l’assistente di Nikolay, Thierry, che stava entrando tallonato dal maggiordomo. Mi lanciò un’occhiata piuttosto indifferente e mi rivolse un sorrisino: «Direttrice». Poi andò a svegliare Nikolay, che nell’altra metà del letto dormiva della grossa. «Nikolaevich... sono le sette. Se i tuoi piani non sono cambiati, hai giusto il tempo per doccia e colazione, prima della riunione in videoconferenza». Nikolay si alzò su un gomito e si umettò le labbra. Thierry gli porse un bicchiere d’acqua. Io guardavo quel risveglio da principe rinascimentale con la fronte aggrottata, anche perché, mentre Thierry si occupava di svegliarlo e il maggiordomo andava ad aprire le tende, entravan