Lentamente l’espressione di MacGil si allentò. Guardò profondamente gli occhi di Thor e fece un respiro profondo. “Sì, vedo che sei preoccupato. Anche se sei uno sciocco ragazzino. Ti perdono la tua mancanza di rispetto. Ora vai. E non farmi più vedere la tua faccia fino a domattina.” Fece un cenno alle sue guardia e loro portarono via Thor, questa volta con maggior forza. Subito la tavola recuperò il brio perduto e tutti si rimisero a bere. Thor, trascinato a diversi piedi di distanza, si sentiva bruciare di indignazione. Temeva per ciò che aveva fatto lì quella sera e provava la terribile sensazione che il giorno dopo ne avrebbe pagato il prezzo. Avrebbero anche potuto chiedergli di andarsene. Per sempre. Le guardie gli diedero un’ultima spinta e Thor si trovò al tavolo della Legione